La macchina, scaturita dall’intento di conquistare l’ambiente circostante e di canalizzare i suoi impulsi in attività ordinate, (…) provocò la sistematica negazione di tutte e sue promesse: fu il Regno del Disordine.
Lewis Mumford, Tecnica e Cultura
1890: Mentre il mondo è alle soglie di un conflitto mondiale, Londra assiste muta al ferale scontro tra il vigilante mascherato Spettro di Nebbia e la donna meccanica, Baba Yaga. Entrambi rappresentano i prototipi di due opposte scuole di pensiero scientifico: i Maniscalchi, seguaci dell’Ergomeccatronica, che sfruttano esoscheletri potenziati per accrescere le capacità di lavoratori e soldati, e i Senza Dio, fautori della Meccagenetronica, che hanno sviluppato terrificanti ibridazioni uomo-macchina…
… continuano, quindi, le avventure dei personaggi creati da Vittoria Corella e Federica Soprani. Nel primo volume, Anton Morse, geniale fautore della Meccagenetronica, è riuscito a realizzare in parte il suo diabolico piano: rapire Mordecai Gerolamus, giovane talentuoso tagliatore di diamanti, tormentato da visioni demoniache. Nel perseguire i suoi loschi obiettivi, il Dottor Morse lascia, senza alcuno rimorso, una scia di sangue dietro di sé; infatti, non solo Spettro di Nebbia è gravemente ferito, ma anche il tenente Malachy Murphy è in fin di vita.
Victorian Vigilante II costituisce per le due autrici una doppia conferma. Non solo utilizzano il contesto storico come una solida cornice che fa da sfondo suggestivo agli eventi, ma riescono a reinventare il passato, fornendo una loro personale e affascinante visione.
Il valore aggiunto dell’opera sono le parole, che, scelte accuratamente, rinvigoriscono una prosa morbida e dal ritmo sostenuto, e per tutto l’arco narrativo si evolvono in immagini vivide e tangibili.
Una saga all’insegna dello steampunk, che del filone letterario ne segue l’estetica. L’ambientazione, infatti, celebra l’esultanza dei motori a vapore, la danza dei pistoni, il grasso degli ingranaggi, una tecnologia che sconfina nella magia e alla lunga non si distingue dalla stessa. Del punk ne consacra il cinismo malinconico: leggere il passato con gli occhi del presente, ma con uno sguardo più smaliziato e di certo più critico.
S’intuisce la necessità delle due scrittrici di sottolineare non solo il lato ammaliante delle macchine ma anche quello più temibile ovvero la possibilità di utilizzare le medesime come brutali armi di distruzione di massa.
“Il cielo s’infranse e precipitò in polvere di diamanti, un pulviscolo multicolore lieve come cipria, come cenere. In quella nevicata di cristalli leggeri un angelo spalancò le ali, con un fragore metallico, pronto a spiccare il volo.”
Federica e Vittoria ci lasciano con un cliffhanger al cardiopalmo: qualcosa di epocale sta per accadere e in questa cruenta guerra tra le due opposte fazioni si attende l’ultima disperata mossa che deciderà le sorti dei personaggi.
Autore: Vittoria Corella e Federica Soprani
Titolo: Victorian Vigilante – Le Infernali Macchine del Dottor Morse (Vol. 2)
Editore: NeroPress
Formato: E-book
Prezzo: € 2.99
Data di pubblicazione: 11 ottobre 2015