Ritrovarsi a leggere, studiare e confrontarsi con un testo sulla traduzione scritto da un traduttore è sempre un’esperienza piacevole e interessante. Spesso si ripete che il traduttore sia un ‘artigiano della parola’ e che la traduzione oltre che teoria è anche e soprattutto pratica: è proprio questo il punto di partenza del Vademecum di Di Gregorio.
A distanza di più di settant’anni dalla pubblicazione, grazie a Bompiani torna sugli scaffali Furore, il capolavoro di Steinbeck – premio Pulitzer nel 1940 e Premio Nobel nel 1962 – in un’edizione riveduta e ampliata che finalmente restituisce ai lettori la vera cifra stilistica e contenutistica del testo.
Lo scorso 23 – 27 ottobre si è tenuta a Iaşi, piccola cittadina a nord est della Romania, al confine con la Moldavia, la prima edizione del Filit, Festival internazionale della letteratura e traduzione.
Vi presento un libro a me molto caro, La promessa del plenilunio, romanzo da me tradotto dal finlandese e uscito lo scorso marzo per Garzanti. Riikka Pulkkinen, classe 1980, autrice giovane ma già affermata nel panorama letterario finlandese, che si contraddistingue per il suo stile elegante e le sue storie intrise di umanità, è divenuta nota al pubblico italiano con L’armadio dei vestiti dimenticati.
Durante uno dei tanti corsi che ho seguito nel disperato tentativo di iniziare a fare quello che ho sempre voluto fare, cioè la traduttrice editoriale, mi è stato spiegato che uno dei modi migliori per poter essere presa in considerazione dalle case editrici è fare proposte editoriali. Fare proposte editoriali significa saper fare scouting letterario, cioè “scoprire” i nuovi talenti del panorama letterario mondiale e fiutare chi potrebbe vendere di più in Italia. Più facile a dirsi che a farsi, non è vero?
Cari colleghi e lettori, prima di tutto voglio ringraziarvi ancora per l’interesse dimostrato per il precedente articolo sulla traduzione editoriale. Questo nuovo post doveva essere una risposta ai vostri commenti e, invece, si è trasformato in un nuovo articolo, perché credo sia importante spiegare ancora meglio la situazione.
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