Dietro la scena del crimine è un saggio che ci svela quanto siano distanti dalla realtà certe indagini e situazioni gialle che continuiamo a vedere nella fiction. Nei libri, nei film e nelle serie TV, infatti, ci troviamo spesso di fronte a scene del crimine, assassini, morti ammazzati, incidenti, suicidi e infallibili detective che riescono a risolvere i casi più complessi. L’autrice ci svela certi segreti che ignoravamo, con sagacia e spirito allegro, nonostante l’argomento.
Tre serie televisive ambientate e prodotte in luoghi freddi e nordici – scordatevi per un po’ Montalbano – sono approdate variamente sulle nostre reti. Parlo di The Killing (2011-2014), inizialmente mandata in onda da Fox Crime e ancora non trasmessa in chiaro, di Broadchurch (2013 – in produzione), in transito ora su Giallo TV e rinnovata per una terza stagione nel 2016, e di Luther (2010-2013) scelta addirittura da Rai 2, ma anche foriera di novità in futuro, pare, con una possibile nuova stagione o addirittura un film. Non sono oggetto di battage pubblicitari trionfali, non è roba facile, implica una visione intelligente e la capacità di gradire atmosfere e situazioni non solcate a intervalli regolari da inseguimenti mozzafiato e acrobatici testacoda per titillare i palati semplici.
«Cosa sono, uno zombie?»
«No. Non sei uno zombie»
«E allora cosa sono?»
«In ogni caso non sei la prima, Camille…»
Il primo episodio della serie tv Les Revevants va in onda su Canal+ alla fine del 2012, nel bel mezzo della mania globale per The Walking Dead, arrivata al rinnovo per la quarta stagione. Firmata dal regista Fabrice Gobert (selezionato a Cannes appena un mese prima per il lungometraggio Simon Werner a disparu…), debutta in un momento particolarmente felice ma altrettanto spinoso. I morti viventi la fanno da padrone e non c’è genere, nemmeno il romance young adult, che non reclami la sua parte di ghoul assetati di cervelli. Nel drama, però, non si sfugge, il modello è quello della Amc: zombie lenti alla vecchia scuola, realismo e grande apertura per l’estetica gore e per gli effetti speciali (si tratta pur sempre di una serie che vuole raggiungere un pubblico mainstream). Lanciato a fil di lama nella forbice tra scoppiettanti telefilm zomb comedy e serie (televisive o via web) di pura ortodossia horror, Gobert ripesca un esperimento del 2004.
Il 12 gennaio è andata in onda la prima puntata di True Detective, nuova serie televisiva prodotta da HBO (che può vantare produzioni illustri come The Wire, I Soprano, The Newsroom, Game of Thrones). Di questa nuova detective-serie se n’è parlato tanto, prima della messa in onda, sicuramente anche grazie al richiamo mediatico del super cast composto da Woody Harrelson e Matthew McCounaghey. Aspettative grandissime, quindi, che per le serie tv sono spesso rischio di grandissime delusioni. E invece, a un mese e mezzo dall’uscita, la serie sta collezionando numerosi giudizi entusiasti.
Sono poche le serie televisive che possano vantare una longevità simile a quella del Doctor Who. In verità, è la prima e l’unica ad aver tagliato il traguardo dei cinquant’anni, lo scorso 23 novembre 2013. In questa data, la BBC ha trasmesso uno speciale di quasi ottanta minuti, trasmesso in contemporanea in 94 nazioni che ha ottenuto uno share altissimo. Lo speciale in questione è The day of The Doctor, Il giorno del Dottore, che esce proprio in questi giorni in dvd anche in Italia.
Sebbene lo sport più diffuso sia impalettarli o proclamarne la definitiva uscita dalle mode del momento, la verità è che dei vampiri non ci si libera: non così facilmente. Al momento all’interno del panorama televisivo, infatti, ci sono ben quattro serie vampiresche che sanciscono la sopraddetta apparente immortalità del genere, del quale certi guru ben informati avevano predetto la morte già parecchio tempo fa.
Tremate, tremate, le streghe son tornate! È questo il pensiero che viene in mente dando uno sguardo alla programmazione seriale statunitense di questo autunno. Le streghe s’impongono al centro dell’attenzione all’interno di diversi prodotti: in Coven, terza stagione di American Horror Story, nella nuova serie televisiva Witches of East End e in Originals, spin-off del celebre The Vampire Diaries. Non possiamo non soffermarci su Coven di AHS, serie tv ideata da Ryan Murphy, che il 9 ottobre ha debuttato negli Stati Uniti ottenendo un successo strepitoso.
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