Sulla piattaforma Kindle sono presenti migliaia di titoli e molti di questi spesso contengono errori di contenuto e di formattazione. Per ovviare a questo inconveniente, che alla lunga potrebbe inficiare la qualità della lettura e infastidire i clienti, dal 3 Febbraio Amazon ha iniziato a mostrare un messaggio di avviso sui testi con tali problematiche.
C’erano una volta i libri per bambini, quelli con le pagine di cartone spesso, le illustrazioni e le linguette di carta da tirare o spingere per far muovere i personaggi del racconto. Interattività preistorica per quelli che il computer lo potevano usare solo in presenza dei genitori, perché costava molti soldi e se lo rompevi erano guai. Un’altra epoca, un altro mondo. Anche se, in realtà, sono passati al massimo dieci anni.
Sebbene il trend degli esordienti sia tramontato, gli editori continuano a sfornare nuovi “talenti”: più o meno giovani, più o meno bravi. Tuttavia, se si parla di fantastico, le pubblicazioni proposte dalle grandi case editrici tendono a privilegiare interessi commerciali piuttosto che la qualità letteraria.
Non è una novità che il mondo dell’editoria è stato rivoluzionato dall’avvento del digitale e dalle possibilità che questo nuovo formato offre a tutti gli aspiranti scrittori. Il sistema scrittore/editore/lettore sta cambiando rapidamente e fatica a trovare un nuovo punto di stabilità che permetta agli osservatori di intuire quale sarà il futuro dell’editoria.
Dopo un iniziale fastidio dovuto dal doppio prologo, un po’ noioso e ripetitivo ma necessario per la comprensione globale, mi sono addentrata nella narrazione vera e propria. Ogni capitolo presenta due sezioni, A e B, all’interno delle quali si alternano le riflessioni dello stesso protagonista, giovane e anziano. Lo stile di scrittura alterna costruzioni sintattiche e termini elaborati con frasi semplici, secche che accolgono espressioni dialettali piemontesi.
«Ora, se mi permetti, ti rivelo come stanno le cose. Non esiste nessun dio. Questo universo è formato solo da tre delle undici dimensioni esistenti. Non c’è nessuna anima da salvare. La nostra coscienza si trasforma in altro, così come la vita che conosciamo noi. L’Altra Parte è una dimensione di passaggio, dove gli Inconsci, ancorati a questa vita, si aggrappano per non giungere alla dimensione che spetta loro.»
Questa frase, tratta da La maledizione di Ondine, agile romanzo di Valentina Barbieri, dice parecchio della protagonista Ondine e del sistema che l’autrice riesce a costruire nel primo tomo della trilogia I guardiani dei portali, di cui si attendono i due volumi restanti.
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