L’isola di Fabio Visintin

L’isola di Fabio Visintin

Un uomo che, a differenza della Tempesta di Shakespeare, di Prospero non ha né il nome né l’aspetto, approda su un’isola. Ad accoglierlo, inizialmente, sono gli spettri di bambini dimenticati dalla volgarità, dall’ipocrisia e dal male degli uomini, “piccole tartarughe mai arrivate al mare”.