Laini Taylor è brava, non c’è che dire: non si può che confermarlo con questo suo nuovo romanzo La città di sabbia. Il primo, La chimera di Praga, recensito QUI, è stato un romanzo capace di colpire il lettore per la sua freschezza, per la sua texture colta pur senza pretenziosità, per la capacità di avvincere e la scorrevolezza. Le domande si alimentavano insieme allo svelarsi dei personaggi e l’ironia, la capacità di far ridere con il gergo e la leggerezza delle protagoniste ragazzine stemperavano il tono drammatico della parte puramente fantasy. Ci riesce anche questo secondo episodio della trilogia Daughter of Smoke and Bone? Sostanzialmente sì. Il compito non è facile, perché la Taylor ha dovuto costruire un mondo complesso, che nel primo libro era delineato, ma qui doveva trovare corpo e sostanza.
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