Ho letto tutti i libri dello scrittore danese Jussi Adler-Olsen, pubblicati in Italia con la casa editrice Marsilio, e sì, sono una sua fan. Ogni romanzo legato alla mitica Sezione Q, guidata dall’ispettore Carl Mørk, è stato recensito da me qui, su Diario di Pensieri Persi. Questa quinta avventura, però, mi ha lasciata un po’ perplessa, pur conservando tutti gli elementi di fascino della scrittura di questo autore danese, il cui aspetto – confesso – non posso non attribuire anche al suo peculiare ispettore.
Tre serie televisive ambientate e prodotte in luoghi freddi e nordici – scordatevi per un po’ Montalbano – sono approdate variamente sulle nostre reti. Parlo di The Killing (2011-2014), inizialmente mandata in onda da Fox Crime e ancora non trasmessa in chiaro, di Broadchurch (2013 – in produzione), in transito ora su Giallo TV e rinnovata per una terza stagione nel 2016, e di Luther (2010-2013) scelta addirittura da Rai 2, ma anche foriera di novità in futuro, pare, con una possibile nuova stagione o addirittura un film. Non sono oggetto di battage pubblicitari trionfali, non è roba facile, implica una visione intelligente e la capacità di gradire atmosfere e situazioni non solcate a intervalli regolari da inseguimenti mozzafiato e acrobatici testacoda per titillare i palati semplici.
Dopo La donna in gabbia e Battuta di caccia, questo è il terzo episodio, tradotto in Italia dalla Marsilio, della saga dello stralunato detective Carl Mørck e della sgangherata ma efficacissima sezione Q della polizia di Copenhagen; fra le consuete medaglie delle frasi roboanti di annuncio vi è la menzione del fatto che questo cosiddetto giallo scandinavo abbia venduto nel mondo 10 milioni di copie. Sono numeri.
Il successo del giallo nordico è una realtà, già da un bel po’ di tempo, nelle librerie italiane e ha dato ottimo materiale agli amanti dei gialli. Questo fin da quando l’autore de Il Senso di Smilla per la neve, Peter Høeg, ha rivelato il mondo scandinavo come una fonte ricca di materiale interessante, e non solo per il genere giallo. La saga Millennium di Stieg Larsson e la serie poliziesca con protagonista Carl Mørk di Jussi Adler Olsen si sono fatte apprezzare notevolmente dal pubblico italiano. Anche La biblioteca dell’anatomista di Jørgen Brekke si inserisce in questo che ormai è un genere a sé stante vero e proprio. Il cui dato più interessante, forse, è proprio l’ambientazione scandinava in cui il lettore si trova immerso.
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