Sulla piattaforma Kindle sono presenti migliaia di titoli e molti di questi spesso contengono errori di contenuto e di formattazione. Per ovviare a questo inconveniente, che alla lunga potrebbe inficiare la qualità della lettura e infastidire i clienti, dal 3 Febbraio Amazon ha iniziato a mostrare un messaggio di avviso sui testi con tali problematiche.
Da luglio scorso Amazon ha deciso di modificare il metodo di pagamento per gli autori che aderiscono a Kindle Unlimited, ovvero il servizio di abbonamento mensile che offre ai lettori la possibilità di leggere migliaia di titoli scaricandoli sul proprio Kindle.
Elisabetta Sgarbi lascia Bompiani
I primi effetti collaterali della fusione tra Mondadori e Rcs cominciano a manifestarsi. L’accordo, che ha creato un super soggetto editoriale con un’egemonia sul mercato del 40%, resta comunque in attesa dell’avallo dell’Antitrust. Intanto Elisabetta Sgarbi si è dimessa da Bompiani, casa editrice che dirigeva da quasi 25 anni, tanto da conferire alla stessa una forte impronta personale.
C’erano una volta i libri per bambini, quelli con le pagine di cartone spesso, le illustrazioni e le linguette di carta da tirare o spingere per far muovere i personaggi del racconto. Interattività preistorica per quelli che il computer lo potevano usare solo in presenza dei genitori, perché costava molti soldi e se lo rompevi erano guai. Un’altra epoca, un altro mondo. Anche se, in realtà, sono passati al massimo dieci anni.
A poche settimane dall’accordo Giunti – Amazon, arriva dagli Stati Uniti la notizia dell’aspra battaglia tra Hachette, uno dei più grandi gruppi editoriali francesi, e il megacolosso di Jeff Bezos. Quest’ultimo, infatti, sta portando avanti una campagna “segreta” per scoraggiare i clienti a comprare le pubblicazioni Hachette dal proprio sito. Obiettivo: boicottare Hachette, che dispone di una possente rete di distribuzione, presente in circa 32 paesi, e che attualmente controlla ben 40 case editrici.
Nel 2008 l’azienda fondata da Giangiacomo Feltrinelli decideva di occuparsi del passaggio intermedio tra la pubblicazione e la vendita di libri, controllando così tutta la filiera editoriale. Effe 2005, la holding del gruppo Feltrinelli annunciava, infatti, in quel periodo, l’acquisizione della maggioranza di PDE (Promozione Distribuzione Editoria), la seconda realtà distributiva italiana.
In questi giorni di febbraio la libreria non è molto affollata e ho più tempo per dedicarmi alla stesura del mio giornale di bordo. Accolgo dunque con piacere il suggerimento di affrontare la controversa questione del futuro delle librerie, tema piuttosto discusso negli ultimi giorni su testate giornalistiche e blog.
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