L’incedere lento e inesorabile del tempo livella ogni cosa, erode la roccia e segna, implacabile, il passaggio delle epoche. Nemmeno i grandi imperi possono sottrarsi a tale sorte. La forza consolidata dei Paesi appartenenti all’Unione sta per vacillare sotto una nuova minaccia proveniente dal Nord, mentre dalle regioni orientali sopraggiunge un pericolo più antico e oscuro. In queste queste terre, ignote e lontane, si intrecceranno i destini di tre uomini.

Logen il Sanguinario, che porta su di sé la ferocia di mille scontri, Glokta l’inquisitore, ex spadaccino dal corpo mutilato, carnefice e nel contempo vittima di una guerra precedente, di cui porta ancora i segni; e infine Jezal, capitano della guardia reale, giovane frivolo e arrogante il cui unico scopo nella vita sembra essere – almeno inizialmente – quello di compiacere la propria casata raggiungendo la gloria attraverso la carriera militare. Questo il mondo e gli eventi che fanno da sfondo alla trilogia de “La Prima Legge”, edita da Gargoyle in Italia e composta da tre volumi: Il Richiamo delle Spade, Non Prima che Siano Impiccati e L’ultima Ragione dei Re. La saga, scritta da Joe Abercromie, rappresenta il prequel del romanzo autoconclusivo The Heroes.

L'ultima ragione dei reTre protagonisti, tre punti di vista, tre storie differenti, un’unica struttura narrativa salda e dal ritmo serrato che propone una riscrittura degli stessi principi del Fantasy. Le storie appartenenti a questo genere letterario prediligono una costruzione di natura mitologica, scandita da ambientazioni oniriche e immaginarie, in cui si muovono creature fantastiche (elfi, gobelin, troll, ecc.), affiancate da uomini talvolta dotati di poteri fuori dal comune (maghi e streghe). Abercrombie, invece, suggerisce un’impostazione che tiene conto degli elementi fondanti del genere – mistero, magia, avventura – cui coniuga un focus mirato sui personaggi, la cui caratterizzazione risulta impeccabile. La componente fantastica, pur permeando l’intero racconto, non lo soverchia, anche grazie all’utilizzo di una prosa ben lontana dai toni epici, che suggella una finzione tesa a riprodurre i malsani meccanismi alla base della società reale. Oltre la superficie di un universo che ritrae le gesta valorose degli eroi, la brutale violenza insita in ogni battaglia, o i subdoli complotti di corte, si scorge la personale visione dell’autore su temi quali la brama di potere e l’effetto che questo ha sugli uomini, l’orrore della guerra e la capacità che ha il denaro di corrompere anche i virtuosi.

La forza della scrittura di Abercrombie risiede, di certo, anche nell’innata attitudine a costruire i dialoghi: viscerali, rapidi e privi di orpelli, evidenziano e intensificano l’ampia vena di umorismo, altro tratto distintivo, presente nell’opera. Un’ironia che emerge tra le tenebre di un sistema cinico e spietato e che smorza le inflessioni dure e talvolta ferine dei protagonisti, suscitando l’empatia del lettore nei loro confronti. È ovvio che a essere sacrificata, a fronte dell’impiego preponderante di una narrazione iperrealista, sia la componente mitica della categoria. Ciò si riscontra, in particolar modo, nella rappresentazione della figura di Bayaz, primo mago dell’Unione, che si spoglia della stantia immagine dello stregone barbuto, trasformandosi in un individuo dall’intelligenza sottile e dalla lingua tagliente.

Abercrombie fa sue le lezioni di Tolkien e Martin, trasportando in universo leggendario le tensioni e i conflitti interiori dell’uomo contemporaneo. Allo stesso tempo infrange lo specchio del fantastico avvalendosi di quest’ultimo per esprimere una profonda critica sulla società attuale.

Autore: Joe Abercrombie
Titolo: L’Ultima Ragione dei Re
Editore: Gargoyle
Prezzo: 19,90
Data di pubblicazione: Marzo 2014

the author

Valeria David è nata nel profondo Sud dove vive e lavora. A otto anni le regalano “La Figlia del Capitano” e se ne innamora. Senza fissa dimora, per anni è costretta a girare per lo Stivale finché non decide di stabilirsi, per ragioni che ancora nemmeno lei comprende, nella terra dello Scirocco. Qui si laurea in Legge. Ha da poco tempo rispolverato penna e calamaio e si è rimessa a scrivere.

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