Due donne, due vite, due epoche differenti, in due opposti stati degli USA. Eppure esiste tra loro un legame di sangue, forse, che si insinua nelle vicende di questo romanzo e che solo alla fine l’autrice ci svela.

Amante Perduto Hodd FabbriAnni ’60. L’una, Claire, vive in Virginia quando, alla vigilia dell’insediamento Kennedy, riesce a non perdere definitivamente la testa e restare con il marito, pur sapendo che il bimbo che porta in grembo non è il frutto del loro rapporto, ma di quello passionale, e necessario, avuto con un altro uomo. Forse per salvare le apparenze, forse per salvare la sua bimba di tre anni, forse per salvare se stessa, Claire sosterrà il suo ruolo fino in fondo.

Anni ’20. L’altra, Vivien, scrive necrologi in una cittadina della California e aspetta da 13 anni l’uomo amato (e di cui era amante), disperso dopo il terremoto del 1906 che ha distrutto case e popolazione a S. Francisco. Vivien scoprirà, a un certo punto, del ritrovamento di un uomo che vagava in balia di un’amnesia e ignaro del suo passato. Aggrappata all’esile e vana speranza che egli sia il suo David, affronterà il viaggio per andare a incontrarlo.

Nel frattempo, le vicende quotidiane di entrambe fanno da contrappunto all’alternarsi dei loro sentimenti ed emozioni. Ciò che le accomuna è il vivere una vita sospesa; in attesa di quell’amore unico e totalizzante che non permette di vedere la realtà intorno: una realtà fatta di solitudine, scelta per paura di non poter vivere un amore altrettanto bello, o di rassegnazione per non turbare un equilibrio precario, necessario all’apparenza della società.

Un romanzo che percorre i sentimenti più affini alle donne, quelli che toccano l’amore e la passione, l’amicizia e anche la speranza che qualcosa di bello possa accadere. Eppure un romanzo concreto, che non si nasconde dietro falsi moralismi, che ci fa sentire il disagio e a volte l’impotenza data dalle circostanze storiche, o sociali, a cui siamo state spesso legate.

«Che cosa avrebbe pensato di lei sua madre, adesso, incinta del bambino di un altro uomo? In preda alla vergogna ogni volta che il marito posava gli occhi su di lei? “Scopami” sussurrava sempre a Miles. Sua madre non le aveva forse detto che una donna non usa mai parolacce davanti a un uomo?»
– Claire

Allo stesso tempo, però, una trama che affronta il dolore di una perdita e la conseguente volontà di risollevarsi, per aprire ancora gli occhi sulla vita che va avanti con o senza la nostra partecipazione. Una trama che si sviluppa delicatamente inserendosi bene nell’atmosfera di entrambe le epoche anche se a volte un po’ spenta, priva di quella forza coinvolgente che invece ci si aspetta. Come se col suo garbo frenasse la potenza delle emozioni che potrebbero scaturire dai personaggi combattuti e combattenti nella loro prova di resistenza alla vita.

In sintesi, comunque, un romanzo piacevole, scevro di fronzoli e narrato in un susseguirsi fluido di eventi.

Autore: Ann Hood
Titolo: L’amante perduto
Titolo originale: The obituary writer
Traduzione di Annalisa Garavaglia
Casa editrice: Fabbri Editori
Pagine: 302
Prezzo: € 14,90 cartaceo; € 7,49 e-book
Data pubblicazione: 23 aprile 2014

the author

Scorpione, idealista e vendicativa, nonché rossa naturale, ama evadere dagli stretti confini italiani in sella alla moto per lanciarsi in qualche ambiziosa avventura on the road. Una Laurea in Economia Bancaria non ha cambiato la sua passione per il teatro, il ballo, la lettura e la scrittura, soprattutto in rime baciate, alternate e/o sparpagliate.

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