Stamani, mentre mi accingevo ad aprire il cancelletto del mio negozio, ho udito alle mie spalle un altisonante «Buongiorno signora!». Era il Signor E. che, come ogni mattino, mi dava il suo affettuoso benvenuto nel borgo. Sono seguiti, come di consueto, lenti scambi di battute sul tempo che fa le bizze, su “Quello-che-da-lassù” decide sempre tutto al posto nostro e sugli immancabili malanni di stagione. Il Signor E. è uno dei fedelissimi rappresentanti della categoria “Terza Età” che popolano la mia libreria. Lo definirei un PNL, un Pensionato Non Lettore. Il PNL ha bisogno di essere rassicurato dalla presenza di luoghi simbolo nel paese ed entra in libreria per fare quattro chiacchiere in tranquillità, come se fosse al bar o all’ufficio postale. È sempre felice per il tempo che gli si dedica, e non è insolito trovarsi un caffè o un aperitivo “già pagato” al bar, come gesto di galanteria quasi d’altri tempi.
Le tipologie di clienti della “Terza Età” in libreria sono estremamente variegate. Le prime in ordine di apparizione sono le Devote, la cui giornata deve iniziare con l’immancabile Messa prima del caffè al bar. La mia libreria, situata tra la chiesa e il pit-stop per la colazione, rappresenta una fermata quasi obbligatoria per un rapido saluto o uno sguardo alla vetrina. Se le Devote scorgono qualche testo di Papa Francesco, la loro giornata si tinge di rosa e gaudio. Preferiscono i libri di formato mignon, quelli con le frasi che «ti fanno pensare». Non smettono mai di ripetere quanto sia bravo “il Nostro Papa” e cercano segni di consenso e approvazione sul mio volto. A quel punto, non resta che annunciare la lieta novella: sono in arrivo nuovi volumi su Papa Francesco! Accolgono la notizia con l’entusiasmo di una teen-ager. «È bello regalare gioia al prossimo» penso tra me e me.
Un’altra tipologia prettamente femminile, e solitamente mattutina, è quella delle Matriarche, figure femminili la cui missione da sempre è la cura e tutela della famiglia. Sono state mogli e madri e ora si sentono nonne orgogliose a tempo pieno. Adorano cucinare e occuparsi dei nipotini. Vinta l’iniziale reticenza all’ingresso in libreria, visto che, ci tengono a sottolineare: «Signora, io ho solo la quinta elementare!», sono diventate, nel tempo, fedeli clienti per l’acquisto di libri ai nipoti. Si fidano ciecamente dell’opinione della Libraia, perché non sanno “cosa va adesso”. Il più delle volte vengono trascinate in negozio da furbissimi nipotini che, colto l’attimo di disattenzione dell’ignara nonnina, si fiondano all’interno e cominciano a frugare tra album da colorare e stickers di Principesse, Dinosauri e Supereroi. La poveretta non può far altro che entrare e sorbirsi l’insistente «me lo compri» dell’amato nipote, al quale raramente sa dire di no. La Matriarca, regina assoluta tra le mura domestiche, e soprattutto in cucina, cede inesorabilmente al volere del tirannico nipote, getta le armi e chiude la conversazione con la consueta frase «non lo dica a mia figlia».
Agli antipodi delle Matriarche, ci sono le Nonne Maestra. Mediamente istruite e dotate di una lieve presunzione, ritengono di assolvere quotidianamente a un ruolo didattico. Attempate ammiratrici della signorina Rottermaier, si ritengono spesso valide sostitute delle insegnanti, secondo loro incapaci di stimolare adeguatamente i geniali nipotini. Se entrano in negozio in compagnia delle cosiddette SuperMamme, che avrò il piacere di descrivervi prossimamente, la Libraia deve essere molto paziente. Seguirà infatti un’ora di interrogazione sulle peculiarità di ciascun volume, interrotta, qua e là, dall’enumerazione delle incredibili capacità e fenomenali progressi del bambino “futuro premio Nobel”. Un giorno una Nonna Maestra era alla ricerca di un saggio di linguistica per un bambino di cinque anni che, secondo lei, «mostrava già un’innata capacità nel riconoscere l’etimologia dei singoli vocaboli». Per la gioia del simpatico nipote, sono riuscita ad accompagnarla verso la scelta di un libro sui dinosauri.
Nel pomeriggio la libreria vede invece la comparsa delle IperAttive. Impegnate al mattino in camminate da Nordic Walker o in sedute di Zumba, si dedicano alla salute dell’intelletto in fase post-prandiale. Abituate a una vita lavorativa e familiare frenetica, da pensionate hanno difficoltà ad abbandonarsi all’ozio e ai piaceri della vita e cercano di riempire ogni ora libera della giornata con attività didattiche, culturali o sociali, nelle quali cercano di trascinare anche l’ignara Libraia. Vivaci e entusiaste, sono ferventi lettrici, si muovono in gruppo e invadono la libreria con una sferzata di energia da far invidia ai più giovani.
Alcuni pensionati, che amo definire i Collezionisti, sono inclini a passioni periodiche verso attori, personaggi televisivi, cantanti, scrittori oppure tematiche più generali come i gialli scandinavi o la fotografia. Dell’oggetto della loro passione vogliono semplicemente tutto e la Libraia inizia così una lunga e accurata attività di ricerca su più fronti. La considerano la loro pusher di fiducia e amano accompagnare le visite in libreria con lunghi monologhi ininterrotti dedicati all’oggetto amato. Un consiglio: non fermateli e non fate domande. I Collezionisti ricominciano daccapo e non si fermano più.
Lascio per ultimi i miei pensionati preferiti: i Gaudenti. Hanno capito di avere finalmente tempo per sé e per le loro passioni, e la lettura è una di queste. Non hanno mai fretta, lasciano passare chi è di corsa e trascorrono volentieri il loro tempo libero in libreria, a chiacchierare o sfogliare libri. Il signor M. è uno di questi. Lettore onnivoro, deposita le sue buste della spesa in prossimità della cassa, e si aggira tra gli scaffali, stretto in un montgomery color cammello, che faticosamente ne contiene la stazza. Ama i libri di tutti i generi, gli usati in particolare. Le conversazioni con il signor M. sono pervase dall’ironia, arricchite da un sano cinismo e alleggerite da una visione ottimistica sul futuro, dettata dalle esperienze della vita e dal vivace spirito napoletano.
Miei cari editori, non dimenticate che lettori si diventa, anche da pensionati! Numerosi studi hanno dimostrato che la lettura potenzia la memoria e rallenta i processi degenerativi. Leggere è una delle attività consigliate agli anziani per prevenire l’invecchiamento cerebrale e mantenere il cervello sano, attivo, giovane e perfettamente integro. Pubblicate più libri a costo contenuto e alta leggibilità perché, magari il corpo invecchia, ma per leggere c’è sempre tempo.
Commenti recenti