Si sente spesso parlare di film o serie tv costruite attorno al protagonista o, ancora meglio, tagliate addosso all’attore principale. È questo il caso di Kidding, serial creato da Dave Holstein, diretto da Michel Gondry e interpretato da Jim Carrey, Catherine Keener, Frank Langella e Judy Greer.

Come intuibile da molte dichiarazioni e, soprattutto, come emerso chiaramente nel bellissimo documentario Jim & Andy: The Great Beyond, Carrey soffre di una depressione causata dalla necessità di far ridere coloro che ha intorno: tutti si aspettano che il comico sia un tutt’uno con i personaggi (spesso demenziali) da lui interpretati, e Carrey sente (e ha sempre sentito) la necessità di compiacerli.

Una situazione simile è vissuta dal protagonista di Kidding, Jeff Piccirillo, noto presentatore televisivo per bambini conosciuto come Mr. Pickles. Partendo da un semplice show per la tv, Mr. Pickles è diventato, nel corso di decenni di programmazione, un brand milionario amato sia dai piccoli che dai loro genitori. Nonostante la dimensione degli affari, tutto il lavoro viene gestito da Sebastian Piccirillo, padre del protagonista (Langella) e di Deirdre (Keener), creatrice e responsabile della marionette e dei pupazzi che animano lo spettacolo.

Il contrasto tra l’impero economico e la gestione familiare del brand, crea forti attriti all’interno della famiglia, soprattutto a causa del continuo scontro tra la necessità di continuare a diffondere il messaggio positivo e le atmosfere allegre che hanno decretato il successo dello show, e i drammatici eventi che hanno sconvolto la vita di Jeff (la morte di un figlio e il divorzio dalla moglie). Mentre Sebastian pretende che il figlio sia sempre Mr. Pickles, Jeff trova sempre più difficile indossare la maschera gioiosa e nascondere la sofferenza che caratterizza la sua vita famigliare.

Kidding ha il grosso merito di narrare le vicende drammatiche con un’ironia delicata, capace di intrattenere lo spettatore senza banalizzare le tematiche della storia. Il compito è facilitato dalle indubbie capacità degli sceneggiatori, ma soprattutto dalla regia di Michel Gondry, che dirige sei dei dici episodi che compongono la prima stagione. Gondry e Carrey hanno già lavorato insieme in quel memorabile gioiello di cinema intitolato Eternal Sunshine of the Spotless Mind (sventuratamente tradotto in Se mi lasci ti cancello), e la loro sintonia è evidente anche in questa nuova occasione. Attraverso inquadrature o primi piani solo in apparenza semplici, Gondry riesce a rivelare tutta la complessità e la fragilità del personaggi fittizio e dell’attore stesso, due personalità che si sovrappongono in maniera perfetta.

Kidding è stata trasmessa negli Stati Uniti da Showtime a partire da settembre dello scorso anno, mentre in Italia è arrivata a novembre, visibile su Sky Atlantic. In attesa della seconda stagione, disponibile dal prossimo autunno, la Universal Pictures ha distribuito il cofanetto home video. Il prodotto, disponibile solo in DVD, è composto da due dischi ed è arricchito da contenuti speciali che approfondiscono i personaggi principali e la genesi della serie.

Da non perdere.

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