Cesare – Il creatore che ha distrutto è un manga, attualmente in corso in Giappone e in Italia, che narra la vita di Cesare Borgia. Facilmente reperibile nelle fumetterie, ha toccato la decima uscita, disponibile a partire da Novembre 2013. L’autrice Fuyumi Soryo ha dichiarato l’intenzione di portare a compimento l’opera in una trentina di volumi.

CesarecoverPisa, 1491. Il giovane Angelo da Canossa vive il suo primo giorno di università tra gruppi studenteschi, nuove regole da imparare, nuovi comportamenti da assumere. Angelo ha origini umili: suo nonno era carpentiere presso Lorenzo il Magnifico, che lo prese a benvolere permettendogli di seguire gli studi universitari. È suo compito, perciò, entrare nelle grazie di Giovanni, figlio di Lorenzo, prossimo alla laurea nella medesima facoltà. Ma non è facile, per un giovane ingenuo e sprovveduto, simulare l’arte di un cortigiano, così Angelo senza volere fa degli errori che potrebbero alienargli le simpatie del suo protettore. Lo aiuta a cavarsi d’impaccio, per un caso, un coetaneo che da subito s’impone per la sicurezza in cui si muove nell’ambiente: Cesare, figlio del cardinale (non ancora papa) Rodrigo Borgia, e il suo fedele Miguel (Michelotto Corella) prendono a benvolere Angelo e ora per un motivo ora per un altro si troveranno ad aiutarlo ad ambientarsi nell’ateneo. In seguito, Angelo conoscerà grazie a Cesare la realtà della città, divisa tra i Medici, i Riario e i domenicani. In un secondo momento, finirà con l’essere parte dei piani di Cesare per mettere in luce i Borgia e sarà una pedina inconsapevole dei suoi intrighi. Col procedere degli episodi, la narrazione si focalizza sempre di più sulla figura di Cesare Borgia, evidenziandone le doti, la sapienza, l’intelligenza, la spregiudicatezza che tanto colpirono Machiavelli. Quest’ultimo è parte attiva nel manga, assieme ad altri personaggi storicamente esistiti quali Lorenzo il Magnifico, Giuliano della Rovere, Leonardo da Vinci e così via.

L’imponenza di quest’opera è tale che, alla fine della lettura di ciascun volume, si è obbligati ad ammettere di essere stati invasi dallo stupore. Cesare – Il creatore che ha distrutto, serie dedicata al celebre statista rinascimentale, non è il primo esperimento in questo senso: la figura del Borgia deve risultare particolarmente appetibile per i giapponesi, dal momento che era già stata trattata in manga quali il fantasy storico Cantarella di You Higuri o il romance storico La Madonna della ghirlanda di Chiho Saito. Ma nessuna delle opere precedenti può sognare di paragonarsi a questa, ultima e definitiva, della Soryo, e per vari motivi.

angeloLa prima ragione è l’estrema cura nella ricostruzione storica e iconografica del tempo: le ricerche sono state fatte sia in loco, sui luoghi italiani dell’azione, sia ricorrendo a Motoaki Hara, professore universitario giapponese specializzato nel Rinascimento. In pratica, ogni episodio del manga si basa su documenti precisi, citati alla fine di ogni volume in una preziosa bibliografia. Il background storico, perciò, è curato in maniera inimmaginabile. Per esempio, la vita universitaria pisana è stata ricostruita dopo aver avuto accesso, come apprendiamo da un’intervista agli autori presente nel secondo volume, a materiale sulle immatricolazioni dell’Università del tempo. È emozionante partecipare alle disputationes tra studenti e docenti, assistere a una lezione di Cristoforo Landino su un passo della Commedia di Dante, osservare come mangiavano gli uomini nel Rinascimento.

Eppure il racconto prende le distanze da un taglio meramente cronachistico. La grande storia non ci dice tutto, dal momento che offre zone d’ombra, ghiotte occasioni di riempimento fantastico per gli autori. Così il misterioso Michelotto Corella diventa ebreo e accompagna Cesare fin dall’infanzia (altre versioni, come nel serial I Borgia di Neil Jordan, lo vogliono alleato di Cesare in età matura), mentre un giovane Machiavelli ha una missione di infiltrato presso i domenicani per studiare la situazione a Pisa.

Altro punto a favore è la non comune abilità grafica della Soryo, in grado di ricostruire tanto i luoghi con mirabile precisione (dalla Cappella Sistina prima di Michelangelo all’arcivescovado di Pisa) quanto i vestiti dei personaggi, facendosi guidare da un amore certosino per i più fini particolari.
In definitiva, la volontà di ricostruire i fatti storici e restituire le reali personalità ai protagonisti è ciò che meglio contribuisce a sbalordire il lettore.

In terzo luogo, interessante è la figura di Angelo da Canossa. Come in tutti i romanzi storici che si rispettino, Angelo, personaggio non storico, fittizio quanto verosimile, ha un compito importante: è la proiezione del lettore catapultato nel Rinascimento e al centro degli eventi. Egli si accompagna a uomini famosi con cui chi legge, assieme a lui, si trova a fare conoscenza ed esperienza. Ha le caratteristiche di un personaggio neutrale, un bravo ragazzo che, a dispetto della sua ingenuità (e forse proprio in virtù di essa), ha dentro di sé una grande energia e una fiducia inconsapevole nel futuro. Per mezzo di lui il lettore familiarizza con un mondo tutto sommato estraneo, dalle dinamiche oscure, gestite da uomini e donne del passato, che di quel passato hanno finito con lo scrivere la Storia.

Last but non least, si segnala il protagonista, su cui è stato realizzato un mirabile approfondimento: Cesare è bello, affascinante, carismatico e, all’occorrenza, crudele. Lui è la vera incarnazione di quel Principe il cui fine è il benessere del principato e a quel fine tutto si volge, senza riserve morali di sorta.

lucreziaD’obbligo chiedersi, dopo tutto questo rigore: la trama riesce a coinvolgere il lettore? Sì, a patto che abbia voglia di immergersi pienamente nel Rinascimento. Non ci si troverà, infatti, davanti a una storia imperniata sull’azione pura, ma sul dialogo e sull’azione meditata. Per intenderci, chi ama le storie basate sugli scontri di potenza e l’avventura totale potrebbe rimanerne deluso. Inoltre, non sono fatte concessioni al torbido: i personaggi non sono burattini fantasiosi cui si fanno compiere le note oscenità attribuite loro dalla leggenda “nera” sui Borgia. Non si tratta di una lettura-passatempo o di una lettura immediata. È una fruizione che necessita raccoglimento e capacità di ascolto interiore, perché mille e mille sono i particolari che rendono il manga un capolavoro e sarebbe un peccato non coglierli. Ed è un’emozione parlare con Leonardo, incontrare Machiavelli, chiacchierare con Cristoforo Colombo, pranzare con Lorenzo e Giovanni De’ Medici, restare affascinati da Miguel e Cesare.

Certo, non sono tutte rose e fiori: lo stile grafico della Soryo non è alieno dai suoi difetti, per così dire, canonici. Da sempre, quest’autrice mostra di prediligere, nei suoi personaggi, l’inquadratura fissa e centrale; l’abuso dell’utilizzo di tale inquadratura e dell’espressione, ricorrente nei personaggi, stupita, con occhi un po’ sbarrati e labbra socchiuse, alla fine viene per essere notato anche dal lettore distratto e lascia all’opera un’impronta di rigidità, di freddezza, che è un po’ il marchio di fabbrica della mangaka.

È necessario, inoltre, valutare che un lavoro di questa portata implica una contropartita. Intanto, l’inevitabile lentezza nell’esecuzione. Anche se, considerando tutto, è formidabile che la Soryo riesca a realizzare un volume o due all’anno, è comunque una serie destinata a lettori molto, molto pazienti. La stessa autrice ha dichiarato di voler dedicare almeno vent’anni alla realizzazione del manga… motivo per cui è stato definito il capolavoro di una vita. Dal principio della pubblicazione sono passati sette anni e a Novembre 2013 sarà disponibile il decimo volume, l’ultimo uscito al momento in Giappone.
Tanta pazienza perciò occorrerà prima di poter leggere la serie nella sua interezza. Ne vale la pena?
Chi scrive pensa proprio di sì.

Titolo: Cesare – Il creatore che ha distrutto
Autore: Fuyumi Soryo
Supervisione: a cura di Motoaki Hara
Casa Editrice: Star Comics
Genere: storico
Pagine: 240, b/n e colore
Costo: 7 Euro a volume
Pubblicato a partire da: Ottobre 2007

the author

Nata a Cosenza, vive tra Roma e Bologna. Collabora dagli anni Novanta a fanzine e prozine sui fumetti, sceneggia l’albo "Korea 2145", disegnato da Enzo Troiano, vincendo nel 2005 il premio Carlo Boscarato, categoria miglior esordio. Scrive di Tezuka Osamu per www.osamushi.it e cogestisce il sito Shoujo Manga Outline (www.shoujo-manga.net). Insegna nei licei e collabora come sceneggiatrice per Kleiner Flug. Diversi suoi racconti sono raccolti in antologie (Delos Books, Alcheringa, Plesio). Ciò che fa e non le basta mai: viaggiare, scrivere, stupirsi.

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