Forse qualcuno ha potuto osservare quest’immagine, in giro per le strade, usata come pubblicità. Ebbene, se volete sapere chi è questa algida brunetta che fissa l’obiettivo con aria spavalda, sappiate che è un supereroe Marvel, Jessica Jones, e ha ben donde di avere quel cipiglio sicuro, coi superpoteri che si ritrova. Netflix infatti, che ci ha già offerto quella chicca che è DareDevil, con Jessica Jones sta aggiustando ulteriormente il tiro e nella nuova serie televisiva a lei dedicata aggiunge un altro tassello al Marvel Universe, al cinema e in TV.
Uomini esemplari. Grandi anime cui ispirarsi. Proviamo a pensarci. Chi ci verrà in mente?
Erika De Pieri ci narra di un eroe friulano. Nel 1868 al sedicenne Pietro Savorgnan, studente all’Accademia navale, venne in mente un tenente di vascello Aynes sul delta del fiume Ogoué nell’Africa occidentale; l’esperienza di questo tenente lo ispirò al punto che trascrisse il resoconto dell’esplorazione sul proprio quadernetto scolastico, aggiungendo un’epigrafe di suo pugno: “Bell’esempio di volontà realizzata”.
Quando Sanremo era Sanremo e Domenico Modugno spopolava con Piove.
1959, Fontanafredda. Valeria ha diciotto anni e deve contribuire al magro bilancio familiare. Ha una cugina, Irene, in Svizzera e fratelli emigranti sparsi per il mondo. Per lei si apre una possibilità proprio in Svizzera, come donna di pulizie accanto a Irene.
Una delle ultime uscite della Kleiner Flug, casa editrice che si propone di divulgare opere e vite di artisti attraverso il linguaggio del fumetto, è il graphic novel Il Giocatore, tratto dal romanzo di Fëdor Dostoevskij. Lo scenario è Roulettemburg, città fittizia che adombra la cittadina tedesca di Baden Baden, dove lo stesso Dostoevskij visse e si indebitò, perdendo al tavolo da gioco del celebre Casino.
Qualcosa di travolgente. Così potremmo definire la vita della divina marchesa Casati e così la sua biografia disegnata, firmata da Vanna Vinci.
Nella Londra degli anni Cinquanta, un’inquietante figura si aggira per le strade come un fantasma: veletta e piume nere, kohl pesante attorno agli occhi, la pelliccia lisa e un’aria di noncuranza fatale. È la marchesa Casati, o meglio l’ombra di ciò che era un tempo.
La 001 Edizioni ha varato nel 2012 la collana Hikari, che si propone di rendere disponibili in edizione italiana opere significative nella storia dei manga, realizzate da autori noti o misconosciuti in Occidente. Scelte di qualità, destinate a fare la gioia di chi, lettore di manga da più di una generazione, ha avuto modo di maturare un gusto definibile come vintage. La seconda uscita di questa collana è un’opera del cosiddetto “dio dei manga”, Tezuka Osamu, autore di molteplici storie indirizzate ai più svariati target (La principessa Zaffiro, Astroboy, La storia dei tre Adolf). La cronaca degli insetti umani è meglio indirizzata a un pubblico adulto.
Gli Anime costituiscono oramai una componente stabile dell’immaginario collettivo dal longevo Dragon Ball, in onda dal 1986, a Nana, Rossana, fino alle anteprime presentate dalle reti televisive made in Nippon, per la stagione invernale 2014. Noragami, Buddy Compex e altri ancora sono solo una parte dei centinaia di titoli che già promettono di spopolare sul web. Conoscere e districarsi in questo mondo di celluloide non è facile, considerato non solo che la produzione del genere è monumentale, ma che ogni anime possiede il suo alter ego cartaceo: il manga.
Parliamo di Villains, di Cattivi, quelli con la maiuscola. Parliamo di Cattivi Marvel, senza i quali l’esistenza dei super eroi sarebbe insignificante e inutile. I Cattivi sono il fondale oscuro sul quale i Buoni si muovono, saltano, volano, lottano, vivono e brillano di luce propria, una luce che, come quella delle stelle, ha bisogno del buio per risplendere. L’universo dei Villains Marvel è sconfinato, perciò ne citeremo soltanto qualcuno, tralasciando con dispiacere altri intriganti malvagi come Venom, Goblin, il Barone Zemo, Lizard, Galactus e via così, verso l’infinito e oltre.
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