L’economia del dolore – Coerenza letteraria e lieto fine
Editoriali

L’economia del dolore – Coerenza letteraria e lieto fine

Il lieto fine è il cancro della letteratura. Non è un termine che usi con leggerezza. Il lieto fine, dopotutto, è quello che tutti vorremmo – quello per cui speriamo, aggrappati alle pagine come un naufrago allo scoglio, esigendo dalla letteratura quello che la vita troppo spesso non ci concede. Fa che si ritrovino. Che lui le dica che la ama. Che l’eroe sopravviva al suo viaggio. Che vivano per sempre felici e contenti. Là, chiaramente, nel più classico dei lieto fine, quello delle fiabe, si cela la prima menzogna: nessuno vive per sempre felice e contento. Prima o poi si muore. Ogni vita umana finisce in tragedia. Nessun lieto fine si garantisce, a meno che non avvenga un gioco di prestigio.

Amazon Publishing arriva in Italia
Editoria

Amazon Publishing arriva in Italia

In editoria le novità sembrano non avere fine. Dopo l’operazione “Mondazzoli” e l’arrivo in Italia di Harper Collins, debutta anche nel nostro paese Amazon Publishing, il ramo editoriale del colosso dell’e-commerce

Amazon e le false recensioni
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Amazon e le false recensioni

Amazon, il colosso dell’e-commerce, ha annunciato una battaglia giuridica contro alcuni utenti. La multinazionale che fa capo a Jeff Bezos ha avviato, infatti, un’azione legale contro un migliaio di persone, sospettate di aver scritto recensioni mendaci sugli articoli che questa vende negli Usa.

Social network per scrittori | Laboratori di scrittura o incubatrici per casi editoriali?
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Social network per scrittori | Laboratori di scrittura o incubatrici per casi editoriali?

Il recente caso del romanzo After, scritto dall’americana Anna Todd, ha catalizzato l’attenzione del pubblico su una tipologia di siti fino a ora poco utilizzata in Italia: il social network per scrittori. Questi portali, tuttavia, sono da considerarsi degli utili laboratori di scrittura per gli autori wannabe o sono piuttosto delle incubatrici che gli editori usano per trovare il caso editoriale del momento?

Mondadori acquista RCS e arriva in Italia Harper Collins
Editoria

Mondadori acquista RCS e arriva in Italia Harper Collins

È fatta. Mondadori ha acquistato la divisione Libri della Rcs. Dopo lunghi mesi di trattative, l’operazione che di certo muterà gli assetti e gli equilibri del mondo dell’editoria è giunta al termine: Segrate sborserà 127 mln di euro e il pagamento del prezzo finale prevede una clausola di aggiustamento (5 mln in più o in meno) legata ai risultati del 2015.

Lo strano caso della filiera del libro
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Lo strano caso della filiera del libro

Sono da sempre convinta che, dinanzi alla richiesta di un titolo, anche il più singolare, da parte di un cliente, sia necessario fare tutto il possibile per recuperarlo. La risposta sbrigativa «non si trova» non è corretta nei confronti di chi entra in una libreria.

Il Requiem del Bel Paese – La Storia dell’Arte rischia l’estinzione nella formazione scolastica

“L’arte non insegna niente, tranne il senso della vita.”
Henry Miller, The Wisdom of the Heart, 1941

Si dice a volte, in tono lieve, che un Paese senza un passato è un Paese senza un futuro; ma quale gravità acquisisce lo stesso aforisma se, a un certo punto, si riconosce in quel Paese il proprio. Il primo mese del 2014 si è trascinato dietro le questioni politiche, economiche e sociali lasciate in sospeso dall’anno precedente; mentre gli USA e gli altri Paesi dell’UE si lasciano la crisi alla spalle, la nostra polemica, inconcludente Italia continua a sguazzarci dentro, gareggiando alla meno con gli Stati ‘fanalino di coda’, smarrendo la propria identità, dimenticando se stessa.

Il Leone si è addormentato d’inverno
Editoriali

Il Leone si è addormentato d’inverno

La battuta presa da una vecchia puntata del David Letterman Show, quando gli venne chiesto cosa avrebbe voluto veder scritto sulla propria lapide, sta facendo il giro del mondo virtuale. Alla domanda del conduttore aveva risposto con un aneddoto: la frase che gli sarebbe piaciuta era quella trovata su un foglietto della tintoria, spillato a una giacca di pelle devastata da tempo e usura, imbrattata da figli presi in braccio, macchie di birra. Uno di quei capi però ai quali ci si affeziona talmente tanto da continuare ad indossarli, incuranti dello stato indecoroso.

Perché i paranormal romance dovrebbero ispirarsi a InuYasha
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Perché i paranormal romance dovrebbero ispirarsi a InuYasha

Recentemente, a causa dell’ennesimo suicidio volontario del mio notebook (di cui piango ancora la perdita, sebbene non lo meriti), mi sono decisa a guardare sistematicamente gli episodi dell’anime di InuYasha grazie al mio fedele iPad. È stato amore, e quest’anime è riuscito a debellare la mia temporanea fissazione per la serie di Amelia Peabody di Elizabeth Peters, contribuendo però a crearne un’altra. Stamattina, nel momento in cui ho cominciato a scrivere, ho visto il finale della terza stagione, anche se a differenza delle serie tv americane InuYasha non è affetto dalla sindrome cliffhanger; guardando gli episodi con continuità non ci si accorge del cambio da una stagione all’altra.

Blogger in cerca di (micro) fama
Editoriali

Blogger in cerca di (micro) fama

In quest’epoca in cui la più insignificante delle adolescenti esibisce il suo blog, forse non c’è nulla di più desiderabile di questo: un segreto.
Amélie Nothomb