Estate 1937: la famiglia dei Cazalet, come ogni anno, si appresta a trascorrere le vacanze nella casa in campagna nel Sussex nel Sud dell’Inghilterra. Durante il periodo estivo, infatti, il gruppo familiare si riunisce nella dimora dei capostipiti, soprannominati da tutti affettuosamente il Generale e la Duchessa.
Pubblicato a novembre 2015 per la Safarà Editore, Panic è l’ultimo libro di Lauren Oliver, autrice del romanzo E finalmente ti dirò addio e della trilogia distopica Delirium, tradotta in più di trenta lingue e diventata best seller internazionale, nonché di altri libri dedicati principalmente ai ragazzi.
Quello del biografo è un mestiere faticoso e per nulla facile. Virginia Woolf, che di tomi biografici ne lesse a centinaia e ne scrisse tre (anche se solo uno “serio”, dedicato a Roger Fry), sosteneva dovesse essere un’arte “abbastanza sottile e audace da offrire un bizzarro amalgama di sogno e realtà, perpetua unione tra granito e arcobaleno.”
Ho letto tutti i libri dello scrittore danese Jussi Adler-Olsen, pubblicati in Italia con la casa editrice Marsilio, e sì, sono una sua fan. Ogni romanzo legato alla mitica Sezione Q, guidata dall’ispettore Carl Mørk, è stato recensito da me qui, su Diario di Pensieri Persi. Questa quinta avventura, però, mi ha lasciata un po’ perplessa, pur conservando tutti gli elementi di fascino della scrittura di questo autore danese, il cui aspetto – confesso – non posso non attribuire anche al suo peculiare ispettore.
Lena Manta è scrittrice greca che in patria è considerata un re Mida della narrativa. Il suo ultimo romanzo “La casa sul fiume” ha venduto un milione e mezzo di copie e questo dato, in un momento come quello che la Grecia sta attraversando di profonda crisi economica, politica, sociale e morale, vuol dire che il popolo greco ha voglia di distrarsi e di non pensare.
Come i film, i formaggi e le certezze, anche i libri invecchiano in modo diverso, alcuni meglio di altri. Ci sono quelli che diventano classici e quelli che si portano appresso la data di scadenza, e a riprenderli in mano dopo anni li si trova ridicoli, incredibilmente stupidi o, nel caso migliore, belli ma distanti.
A Saint-Libron, nel sud ovest della Francia, c’è una clinica di riabilitazione, fisica e psicologica. In questa struttura, modesta e antiquata, tre solitudini s’incontrano. Sono le figure femminili protagoniste del nuovo romanzo di Michèle Gauzier, Le convalescenti, recentemente pubblicato in Italia da Baldini &Castoldi.
Per chi ama la realtà virtuale, al di là di Internet e dei social network che sono diventati parte integrante della nostra quotidianità, in tempi non sospetti qualcuno aveva già ipotizzato un mondo (sto parlando dei film Matrix) nel quale i protagonisti scoprivano di essere i personaggi di una realtà informatica più grande di loro, talmente verosimile da confonderli e non riuscire a distinguere la realtà dalla fantasia. Sulla scia di questo tema è uscito in Italia il 2 aprile 2015 (per Fanucci) Virtnet Runner, dello scrittore statunitense James Dashner, autore della trilogia di Maze Runner (Il labirinto), che ci trasporta di nuovo in un mondo distopico. Questa volta, però, è l’universo dei videogiochi a contenere tutte le avventure del protagonista sedicenne Michael.
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