Barbara Fiorio è tornata a trovarci in libreria per presentare il suo ultimo romanzo, Qualcosa di vero pubblicato da Feltrinelli. L’autrice ci ha condotti nel mondo delle fiabe vere, raccontando, con sensibilità e leggerezza, l’incontro tra il mondo dei bambini e quello degli adulti e la nascita di un’amicizia straordinaria. Brillante e ironica, ha saputo stregare il nostro pubblico, coinvolgendolo in una vivace chiacchierata tra amici.
Dopo averne apprezzato il romanzo Ovunque, proteggici (Nottetempo), tra i dodici libri finalisti del Premio Strega 2014, ho voluto sapere di più del mondo narrativo e umano dell’autrice Elisa Ruotolo; è scaturita, così, una conversazione che consente di approfondire e ampliare le coordinate esistenziali di una scrittrice appassionata della parola.
Continua il dialogo con Gisella Laterza, autrice italiana che ha esordito nel 2013 per Rizzoli con Di me diranno che ho ucciso un angelo. Potete leggere la prima parte dell’intervista: QUI.
Sebbene il trend degli esordienti sia tramontato, gli editori continuano a sfornare nuovi “talenti”: più o meno giovani, più o meno bravi. Tuttavia, se si parla di fantastico, le pubblicazioni proposte dalle grandi case editrici tendono a privilegiare interessi commerciali piuttosto che la qualità letteraria.
Tre voci, tre uomini, tre punti di vista di una sola carneficina, quella avvenuta a Srebrenica in Bosnia dal 12 al 16 luglio del 1995, il peggior delitto avvenuto in Europa dalla fine dei campi di sterminio nazisti. E un giovane autore, Marco Magini che ricostruisce in Come fossi solo, in un romanzo di esordio magnifico che sorprende per la sua cogenza, le storie di tre uomini che, ognuno in uno specifico ruolo, furono coinvolti nel massacro: il casco blu olandese Dirk, il giudice spagnolo della corte penale internazionale dell’Aja Romeo Gonzáles, il soldato mezzo sangue volontario nell’esercito serbo Dražen Erdemović.
Dopo la lettura del libro La Risata dei Mostri, Edizione Nottetempo, ho scambiato quattro chiacchiere con l’autrice Alexandra Censi. Si parla di fascino malato, sadomaso e duende, oltre che di libri e scrittura. Mettetevi comodi.
Il libro Atletico Minaccia Football Club ha interessato, divertito e appassionato un’intera classe, la V A a cui avevo proposto la lettura. “Finalmente un libro spassoso e ironico sul mondo del calcio, ma anche capace di indurre alla riflessione sulle intromissioni della camorra presenti nel romanzo”, hanno sentenziato in coro. L’intervista che segue è frutto delle elaborazioni di ragazzi di quindici anni e della amichevole disponibilità di Marco Marsullo.
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