Sulla piattaforma Kindle sono presenti migliaia di titoli e molti di questi spesso contengono errori di contenuto e di formattazione. Per ovviare a questo inconveniente, che alla lunga potrebbe inficiare la qualità della lettura e infastidire i clienti, dal 3 Febbraio Amazon ha iniziato a mostrare un messaggio di avviso sui testi con tali problematiche.
Da luglio scorso Amazon ha deciso di modificare il metodo di pagamento per gli autori che aderiscono a Kindle Unlimited, ovvero il servizio di abbonamento mensile che offre ai lettori la possibilità di leggere migliaia di titoli scaricandoli sul proprio Kindle.
Elisabetta Sgarbi lascia Bompiani
I primi effetti collaterali della fusione tra Mondadori e Rcs cominciano a manifestarsi. L’accordo, che ha creato un super soggetto editoriale con un’egemonia sul mercato del 40%, resta comunque in attesa dell’avallo dell’Antitrust. Intanto Elisabetta Sgarbi si è dimessa da Bompiani, casa editrice che dirigeva da quasi 25 anni, tanto da conferire alla stessa una forte impronta personale.
In editoria le novità sembrano non avere fine. Dopo l’operazione “Mondazzoli” e l’arrivo in Italia di Harper Collins, debutta anche nel nostro paese Amazon Publishing, il ramo editoriale del colosso dell’e-commerce.
È fatta. Mondadori ha acquistato la divisione Libri della Rcs. Dopo lunghi mesi di trattative, l’operazione che di certo muterà gli assetti e gli equilibri del mondo dell’editoria è giunta al termine: Segrate sborserà 127 mln di euro e il pagamento del prezzo finale prevede una clausola di aggiustamento (5 mln in più o in meno) legata ai risultati del 2015.
A partire dal 1° gennaio 2015 è entrata in vigore la Legge di Stabilità che, tra le molte altre cose, prevede l’abbassamento dell’aliquota IVA degli ebook dal 22% al 4% (fino a ora riservato solo ai libri cartacei). La precedente disparità di tassazione aveva da sempre suscitato molte polemiche (culminate nella campagna #unlibroèunlibro promossa dall’Associazione Italiana Editori e appoggiata da migliaia tra scrittori e lettori) e la promulgazione del nuovo decreto è stata, quindi, considerata una vittoria, l’inizio di una nuova era sempre più digitale.
C’erano una volta i libri per bambini, quelli con le pagine di cartone spesso, le illustrazioni e le linguette di carta da tirare o spingere per far muovere i personaggi del racconto. Interattività preistorica per quelli che il computer lo potevano usare solo in presenza dei genitori, perché costava molti soldi e se lo rompevi erano guai. Un’altra epoca, un altro mondo. Anche se, in realtà, sono passati al massimo dieci anni.
A poche settimane dall’accordo Giunti – Amazon, arriva dagli Stati Uniti la notizia dell’aspra battaglia tra Hachette, uno dei più grandi gruppi editoriali francesi, e il megacolosso di Jeff Bezos. Quest’ultimo, infatti, sta portando avanti una campagna “segreta” per scoraggiare i clienti a comprare le pubblicazioni Hachette dal proprio sito. Obiettivo: boicottare Hachette, che dispone di una possente rete di distribuzione, presente in circa 32 paesi, e che attualmente controlla ben 40 case editrici.
Nel 2008 l’azienda fondata da Giangiacomo Feltrinelli decideva di occuparsi del passaggio intermedio tra la pubblicazione e la vendita di libri, controllando così tutta la filiera editoriale. Effe 2005, la holding del gruppo Feltrinelli annunciava, infatti, in quel periodo, l’acquisizione della maggioranza di PDE (Promozione Distribuzione Editoria), la seconda realtà distributiva italiana.
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