
Ci sono serie tv che hanno lasciato il segno e altre che hanno addirittura ridefinito il metro di giudizio della qualità seriale. Una di queste ultime è senza dubbio Breaking Bad, serie ideata nel 2008 da Vince Gilligan per il network americano AMC.
Lo show segue le vicende di Walter White (interpretato da Bryan Cranston), brillante chimico di Albuquerque a cui viene diagnosticato un cancro ai polmoni. Walter è un debole, ha subito passivamente le sfortune della vita: ha dovuto rinunciare alle quote di un’azienda chimica di successo, insegna chimica in un liceo e, per far fronte alla gravidanza della moglie e ai problemi di salute del figlio adolescente, deve svolgere un secondo lavoro come dipendente sfruttato (e spesso umiliato) di un autolavaggio. La diagnosi del cancro mette Walter di fronte alla necessità di garantire un futuro alla propria famiglia, e lo spinge a contattare Jesse (Aaron Paul), promettente ex studente divenuto un piccolo spacciatore della città. Lo scopo: “cucinare” e vendere metanfetamina.
All’inizio della serie, quindi, abbiamo un protagonista che, nonostante la scelta discutibile di vendere droga, è in grado di generare una forte empatia con lo spettatore. Walter è stato tartassato dalla vita, sta per essere ucciso da una malattia inarrestabile e, spinto dalla più nobili intenzioni, cerca di destreggiarsi nel mondo criminale. Lo spettatore fa il tifo per lui. Ma con il trascorrere delle vicende (e delle serie, cinque in tutto), Walter si trasforma: da eroe popolare a mostro.
E proprio lo sviluppo verticale dei personaggi è la chiave del successo di Breaking Bad. Gli episodi della serie, infatti, si distinguono per le altissime qualità di sceneggiatura, fotografia e regia, ma non sono caratterizzati da un gran ritmo narrativo. Niente misteri da svelare, niente raffiche di colpi di scena. Breaking Bad mostra il lento e inesorabile vortice che inghiotte Walter e Jesse, coinvolgendo tutti i loro familiari e amici. E questa spirale verso il lato oscuro attira anche lo spettatore, che rimane invischiato nelle drammatiche vicende dei due protagonisti.
Nel corso dei sei anni di produzione, Breaking Bad ha fatto incetta di premi e conquistato il cuore di milioni di fans in tutto il mondo. Le ultime puntate sono state trasmesse lo scorso anno (a settembre negli Stati Uniti e a novembre in Italia), e ora sono finalmente disponibili anche in versione home video. A partire da marzo, infatti, la Sony Pictures (tramite la Universal) ha distribuito l’ultimo cofanetto della serie, contenente gli otto episodi della seconda parte della quinta stagione, e ben nove ore di contenuti speciali (che comprendono anche un esilarante finale alternativo davvero imperdibile). Oltre a questo, poi, è disponibile anche la versione completa, con un cofanetto da ventuno dischi che comprendono i sessantadue episodi della serie nonché tutti i contenuti speciali delle varie stagioni.
Prodotti di altissima qualità che tutti gli appassionati vorranno comprare e conservare, e che soprattutto permetteranno a nuovi spettatori di scoprire la magnetica e immortale bellezza di Breaking Bad. Da non perdere.