Stefano Amato ci ha abituati a romanzi in cui l’immaginazione restituisce e assicura alla realtà il giusto orientamento e dopo Il 49esimo Stato torna a parlare della sua terra, la Sicilia dal 1987 al 1992, l’anno dell’attentatuni al giudice Falcone, sferzata dai venti violenti e beffardi di Cosa Nostra.

Il libro è un libero adattamento in forma di romanzo, una cover letteraria, in chiave siciliana, del film Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino e rivela l’amore sconfinato dell’autore per il cinema e per il regista americano. Con una menzione al cinema di Sergio Leone si apre il primo capitolo che punta i riflettori sulla Sicilia rurale tra Corleone e San Giuseppe Jato, dove nel casale di un contadino vedovo con tre figlie viene ammazzata la famiglia Randazzo dai mafiosi corleonesi di Enzo Moncada. Tutti muoiono, tranne la giovane Giovanna che riesce a fuggire e dopo cinque anni nel 1992 è diventata proprietaria di un cinema a Siracusa, grazie alla benevola protezione della vecchia proprietaria, e si chiama ora Carla Miceli.

bastaddi immOgni due mesi Carla regolarmente versa il “pizzo” a un picciotto della famiglia locale, alimentando la rabbia e il desiderio di vendetta per coloro che le hanno ammazzato tutta la sua famiglia. Quando Salvo Zappalà, l’eroe mafioso che ha ucciso tredici appartenenti alla famiglia rivale, inizia a frequentare il suo cinema, Carla ripiomba nei ricordi dolorosi della carneficina, da cui è scampata miracolosamente. Dopo la sentenza del Maxiprocesso Cosa Nostra ha bisogno di un segnale forte per far reagire i suoi affiliati e, pertanto, Zappalà, che ha girato un film sulla sua storia, convince i capi a proiettare la “prima” del suo film proprio nel cinema di Carla, di cui si è invaghito.

Lo Stato italiano non se ne sta fermo e ha costituito un gruppo di otto giovanotti, i Bastaddi appunto, disposti a tutto pur di vincere la guerra contro la mafia, guidati dal tenente Ranieri, che esprime il suo punto di vista sugli appartenenti a Cosa Nostra:

I mafiosi non possiedono umanità. Sono dei maniaci che da secoli trattano i siciliani come schiavi, sfruttandoli e ammazzandoli. Sono animali ignoranti e analfabeti al servizio di boss che odiano la Sicilia e amano solo il potere.

I progetti di vendetta e di strategia bellica fanno convergere le traiettorie di Carla e dei Bastaddi in un finale apocalittico, che annovera la presenza di altri personaggi assai interessanti e ben delineati, alcuni ridotti volutamente a macchiette di sanguinari picciotti per far ridere e sorridere il lettore.

Il romanzo parte con un ritmo lento per acquistare velocità e dinamicità quando racconta gli eventi degli anni Novanta; un crescendo di progetti e di azioni, reso efficacemente dai numerosi dialoghi anche in dialetto siculo e dallo stile ironico e ricco di brio, che risulta accattivante e imprime alla scrittura una verve gradevolissima.

Intreccio ben congegnato, storia curiosamente originale che assicura notevoli colpi di scena fanno del romanzo di Amato un libro da leggere velocemente e da gustare con una piacevolezza non disgiunta da una riflessione pacata sul fenomeno mafioso e sulla lotta ingaggiata dallo Stato. Il genere di “fanta-politica”, utilizzato dall’autore, risulta vincente per far avvicinare anche gli adolescenti a temi così forti e di impatto sociale affrontati nel romanzo.

Autore: Stefano Amato
Titolo: Bastaddi
Casa Editrice: Marcos y Marcos
Data di Pubblicazione: 2015
Numero di pagine: 232
Prezzo:€ 16,00

the author

Grazia è nata e lavora a Gioia del Colle, in provincia di Bari, presso il liceo classico "Publio Virgilio Marone". Curiosa dell’umanità, ama le sfide e mettersi in gioco continuamente. Sensibile, testarda, diretta e determinata, è sempre alla ricerca di valicare i propri limiti. Il motto che cerca di rendere pratica di vita è l’ideale del commediografo latino Terenzio: “Homo sum: humani nihil a me alienum puto” (Sono un uomo: penso che nulla che riguarda l’uomo mi sia estraneo).

1 Readers Commented

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  1. Alessandra on 26 Giugno 2015

    Quando assistetti alla presentazione del 49esimo stato a scuola ,rimasi estasiata nell’ascoltare questo autore, mi colpì molto soprattutto per il suo modo di vivere e le scelte che avevano condizionato la sua vita. Il tema del nuovo libro mi interessa di più ,prenderò in considerazione questa lettura.

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