Pubblicato a novembre 2015 per la Safarà Editore, Panic è l’ultimo libro di Lauren Oliver, autrice del romanzo E finalmente ti dirò addio e della trilogia distopica Delirium, tradotta in più di trenta lingue e diventata best seller internazionale, nonché di altri libri dedicati principalmente ai ragazzi.
Il 9 marzo scorso è uscita nelle sale italiane la terza trasposizione cinematografica dell’omonimo capitolo della saga Divergent di Veronica Roth: Allegiant. Questo atteso sequel ha fatto sospirare gli affezionati seguaci delle avventure di Tris e Four nella Chicago futuristica partorita dalla fantasia della Roth per una semplice questione: il film sarà tutto intero o sarà diviso in due parti come Breaking Dawn della vampiresca serie Twilight?
Per chi ama la realtà virtuale, al di là di Internet e dei social network che sono diventati parte integrante della nostra quotidianità, in tempi non sospetti qualcuno aveva già ipotizzato un mondo (sto parlando dei film Matrix) nel quale i protagonisti scoprivano di essere i personaggi di una realtà informatica più grande di loro, talmente verosimile da confonderli e non riuscire a distinguere la realtà dalla fantasia. Sulla scia di questo tema è uscito in Italia il 2 aprile 2015 (per Fanucci) Virtnet Runner, dello scrittore statunitense James Dashner, autore della trilogia di Maze Runner (Il labirinto), che ci trasporta di nuovo in un mondo distopico. Questa volta, però, è l’universo dei videogiochi a contenere tutte le avventure del protagonista sedicenne Michael.
Nonostante le 50 Sfumature siano uscite da più di due anni, il trend dei libri erotici al femminile sembra destinato a non fermarsi. Soprattutto in estate, quando il caldo “risveglia i sensi”, quando le vacanze ci vogliono più predisposti a letture poco impegnate, quando la mente ha bisogno di viaggiare per altri “lidi”… e che lidi! In questo filone s’inserisce Prova ad Amarmi, di Sylvia Kant, scrittrice self che è stata “intercettata” dalla Newton Compton Editori ed è uscita nelle librerie il 2 luglio 2015.
Sotto il cielo della California, tra le aziende informatiche della Silicon Valley e le esistenze (molto meno tecnologiche) dei personaggi di questo romanzo, si sviluppa la storia di Maggie. Trentenne e disoccupata, la nostra protagonista passa il suo tempo tra le poltrone e gli scaffali della Dragonfly, vecchia libreria di Mountain View, immersa nelle avventure erotico-romantiche delle eroine dei libri d’amore che legge ogni giorno.
In una Padova di fine Ottocento, dove le classi sociali vivono appieno la caratterizzazione dei loro ceti, dove la povertà e la pellagra non risparmiano situazioni già al limite della sopravvivenza, dove gli uomini cercano consolazione (o forse una fuga alle loro tragedie) nei bordelli più malfamati, si sviluppa la trama di questo romanzo.
Avrei voluto iniziare con una citazione. Ma avrei potuto iniziare anche dalla rivelazione dello sconvolgente finale. Oppure avrei dovuto commentare tutta una serie di passaggi. O semplicemente raccontare il film “Divergent”, uscito nei cinema qualche mese fa. Ho deciso, invece, di partire da un motto: il motto che per tutti e tre i libri ci viene riproposto come pilastro nella costruzione del mondo distopico della Roth: “La fazione prima del sangue!”.
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