La bestia dagli occhi di ghiaccio – Davide Simoncini

Davide Simoncini sceglie di ammaliare il lettore con i paesaggi caratteristici ed evocativi delle montagne toscane, che nel suo romanzo autopubblicato La bestia dagli occhi di ghiaccio diventano l’ambientazione di una vicenda thriller/horror dagli echi cinematografici. Chi come me ama questa bellissima regione, non può che restare soddisfatto e compiaciuto da questa scelta, che ben si addice alla trama del romanzo, che trae giovamento proprio dalla forza evocativa dei paesaggi toscani.

Onislayer – Barbara Schaer

Dopo la piacevole sorpresa del suo esordio, Alis Grave Nil, Barbara Schaer ci propone il primo capitolo di una saga che desume le sue origini nientemeno che dal folklore giapponese. Gli antichi Oni sono demoni che imperversano tra le strade di un’attualissima Washington alla caccia degli eredi, rappresentanti di una nutrita comunità giapponese costretta a vivere in un mondo che ha così poco in comune con quello da cui provengono. Un contrasto forte quello alla base di Onislayer, che costringe due realtà diametralmente opposte a coabitare.

Corella. L’ombra dei Borgia – Federica Soprani

Abbiamo già conosciuto Federica Soprani grazie alla serie Victorian Solstice, scritta a quattro mani con Vittoria Corella (recensione qui). Continuiamo a scoprire questa autrice piena di sorprese con Corella. L’ombra dei Borgia, un romanzo storico da leggere tutto d’un fiato.

Non prima che siano impiccati – Joe Abecrombie

Non prima che siano impiccati è il nuovo capitolo della trilogia di Joe Abercombie: un autore che ha saputo imprimere una svolta nel genere Fantasy. L’autore ha infatti introdotto un crudo realismo che tiene il lettore saldamente ancorato a una realtà violenta e difficile, in cui è così semplice identificarsi e riconoscere il turbolento passato – e perché no, sotto alcuni aspetti anche presente – della razza umana.

Sbramami – Claudia Porta

Cosa ci aspettiamo solitamente da un libro? Copertine allettanti spesso nascondono cocenti delusioni. Se i nostri autori preferiti ci deliziano con una nuova chicca, romanzi blasonati ci lasciano del tutto indifferenti. A volte, nemmeno affidarci all’etichetta di un genere garantisce la completa soddisfazione delle nostre aspettative. Per questo è bello ampliare i propri orizzonti e dare una possibilità ai romanzi più improbabili: spesso si rivelano delle sorprese inattese.

Sognavamo macchine volanti – Claudio Asciuti

La raccolta che ci propone la Cordero, fissa le sue radici nell’affascinante campo della fantascienza e si presenta subito bene, grazie all’illuminante introduzione ad opera del curatore della raccolta stessa, Claudio Asciuti.

Il trono di ghiaccio – Sarah J. Maas

Ci sa fare Sarah J. Maas: Il trono di ghiaccio è stata di sicuro una delle proposte più frizzanti del periodo estivo. Con il suo stile piacevole e ben cadenzato, questa autrice ha creato una saga veramente piacevole e dal futuro promettente.

Viva l’ignoranza. Il motore perpetuo della scienza – Stuart Firestein

Essere ignorante è una delle cose più belle che possano capitarci. Di questo cerca di convincerci Stuart Firestein nel suo Viva l’ignoranza! Il motore perpetuo della scienza.

The hunt – Andrew Fukuda

Partendo dal temibile conte stokeriano e superando l’era di Twilight – in cui schiere di predatori della notte cercano di convivere, più o meno pacificamente, con le loro prede umane, arrivando addirittura a intessere relazioni sentimentali – Andrew Fukuda ribalta tutte le prospettive: niente figure tenebrose da allontanare con aglio e crocifissi e niente relazioni difficili.

Victorian Solstice Serie – Federica Soprani e Vittoria Corella

Le sorprese più grandi si nascondono in luoghi impensabili. E sono stati veramente una piacevole rivelazione i primi due capitoli della serie Victorian Solstice, frutto della penna di Federica Soprani e Vittoria Corella e pubblicata con la Lite Editions. Una vera gioia per mente e fantasia: La società degli spiriti e La lega dei gentiluomini rossi si sono rivelati letture ammalianti, avvincenti e intriganti, grazie anche al filo erotico, gestito abilmente, che riesce ad essere uno dei cardini delle vicende senza però risultare mai eccessivo, inopportuno o fuori luogo.