«A cosa serve aver sviluppato una scienza capace di formulare previsioni se, alla fine, tutto quello che siamo disposti a fare è perdere tempo e aspettare che quelle previsioni si avverino?»
Inizia così il saggio di Tim Flannery, Una speranza nell’aria, pubblicato da Corbaccio, con una considerazione decisamente esaustiva di F. Sherwood Rowland, premio Nobel per la chimica per i suoi studi sul buco dell’ozono. Non esattamente una persona comune, così come non lo è l’autore: australiano, uno dei massimi esperti mondiali sui cambiamenti climatici, esploratore e scienziato, per tre anni commissario per il clima in Australia.
There è l’ultimo romanzo di Leonardo Patrignani, uscito a giugno scorso per Mondadori come la trilogia Multiversum. Questa recensione arriva un po’ in ritardo rispetto alle intenzioni, ma ho scoperto, con un po’ di sorpresa, di non avere perso la storia per strada. Sarà perché è stata tutto sommato una lettura piacevole, perché l’argomento – esperienze di premorte, la vita oltre la vita – mi ha sempre affascinato, o per l’insieme?
Il romanzo E poi ti ho trovato è ispirato a una storia realmente accaduta all’autrice, Patti Callahan Henry, e alla sua famiglia; parla della «necessità di convivere con l’ignoto, del senso di sradicamento e di un’attesa interminabile» alla quale resistiamo solo con molta fatica e, naturalmente, parla di emozioni profonde che il lettore può facilmente condividere, perché coinvolgono la sfera affettiva familiare, quei legami indissolubili che fanno da perno alla nostra esistenza.
In un pomeriggio qualsiasi, in una stazione di una città a caso: vostra madre scompare nella folla di pendolari, studenti e viaggiatori che accalcano la banchina dei treni. Di lei si perde ogni traccia, sapete solo che è senza denaro e senza documenti. La sua scomparsa, com’è prevedibile, vi provoca angoscia e grave preoccupazione, smuove inevitabilmente rimorsi e sensi di colpa. Dove eravate voi quando lei si perdeva, prima in se stessa e poi nella folla di sconosciuti in quella stazione?
Patricia è una modella e sta tornando a casa a Madrid, dopo un viaggio di lavoro; mentre l’aereo su cui viaggia rischia di precipitare, la sconosciuta che è seduta accanto a lei, le rivela che qualcuno vuole la sua morte. Di fronte alla sua perplessità, Viviana – così si chiama – le comunica anche che non moriranno quel giorno, perché l’aereo sarebbe uscito dalla tempesta e sarebbero tornate a casa. Patricia è colpita da quella rivelazione, ma non può crederle. Chi potrebbe volere la sua morte?
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