Corpi di Gloria è un romanzo “estivo”, paesaggi marini luminosi e assolati fanno da contorno alle vicende di quattro ventenni che nel fiore della loro giovinezza progettano il proprio futuro. Le loro radici sono in quelle spiagge del Sud, deserte e infinite, dove non accade niente, il tempo appare sospeso, tutto è avvolto dalla noia e sembra non si possa fare altro che andar via.
Ritrovarsi a leggere, studiare e confrontarsi con un testo sulla traduzione scritto da un traduttore è sempre un’esperienza piacevole e interessante. Spesso si ripete che il traduttore sia un ‘artigiano della parola’ e che la traduzione oltre che teoria è anche e soprattutto pratica: è proprio questo il punto di partenza del Vademecum di Di Gregorio.
I romanzi di Paolo Nori come La banda del formaggio risultano sempre un’esperienza entusiasmante. Leggere Nori, secondo me, significa lasciarsi prendere dalla storia, seguire il flusso dei pensieri senza tentare di ingabbiarli in una forma, farsi accompagnare dallo scrittore che li snocciola gradatamente. A un certo punto ci si accorge che le vicende si compiono, si rivelano inaspettatamente in un modo chiaro e preciso. E poi, giunge del tutto a sorpresa che La banda del formaggio sia la narrazione di un vero e proprio intrigo giallo.
Lo scorso 23 – 27 ottobre si è tenuta a Iaşi, piccola cittadina a nord est della Romania, al confine con la Moldavia, la prima edizione del Filit, Festival internazionale della letteratura e traduzione.
Vi presento un libro a me molto caro, La promessa del plenilunio, romanzo da me tradotto dal finlandese e uscito lo scorso marzo per Garzanti. Riikka Pulkkinen, classe 1980, autrice giovane ma già affermata nel panorama letterario finlandese, che si contraddistingue per il suo stile elegante e le sue storie intrise di umanità, è divenuta nota al pubblico italiano con L’armadio dei vestiti dimenticati.
Dopo nove mesi dalla pubblicazione de L’uccello del malaugurio, lo scorso maggio è uscito in Italia nella collana Farfalle della Marsilio, Il bambino segreto, il romanzo della Läckberg giudicato dalla critica europea come uno se non il migliore della serie. Erica Falck con la classica complicità del marito, stavolta poliziotto in congedo, e del distretto di polizia di Tanumshede indaga su un caso che la tocca da vicino e la condurrà a scavare nel passato della sua vita personale.
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