Torniamo a parlare della situazione remunerativa e lavorativa dei traduttori. Stavolta vogliamo farlo mettendovi a conoscenza dei dati principali che un’inchiesta del CEATL ha portato alla luce, perché crediamo sia importante conoscere la verità sulle condizioni di vita non solo dei traduttori italiani ma anche di quelli europei. Il CEATL (Conseil Européen des Association de Traducteurs Littéraires) è un’associazione internazionale non-profit creata nel 1993 allo scopo di istituire uno spazio in cui i traduttori letterari di tutta Europa potessero scambiarsi opinioni e informazioni, e soprattutto potessero unire le forze nel tentativo di migliorare le condizioni lavorative dei traduttori editoriali.
Durante uno dei tanti corsi che ho seguito nel disperato tentativo di iniziare a fare quello che ho sempre voluto fare, cioè la traduttrice editoriale, mi è stato spiegato che uno dei modi migliori per poter essere presa in considerazione dalle case editrici è fare proposte editoriali. Fare proposte editoriali significa saper fare scouting letterario, cioè “scoprire” i nuovi talenti del panorama letterario mondiale e fiutare chi potrebbe vendere di più in Italia. Più facile a dirsi che a farsi, non è vero?
Cari colleghi e lettori, prima di tutto voglio ringraziarvi ancora per l’interesse dimostrato per il precedente articolo sulla traduzione editoriale. Questo nuovo post doveva essere una risposta ai vostri commenti e, invece, si è trasformato in un nuovo articolo, perché credo sia importante spiegare ancora meglio la situazione.
Commenti recenti