Agatha Raisin è un personaggio molto intrigante. Più giovane di Miss Marple (evidente l’omaggio di M.C. Beaton ad Agatha Christie), ma comunque di mezza età, l’investigatrice si porta dietro tutte le contraddizioni dei suoi cinquant’anni: il volersi mantenere in forma e non farsi sconfiggere dal passare del tempo; il voler trovare l’uomo giusto dopo aver trascorso i precedenti decenni a costruirsi una carriera che l’ha resa sì indipendente, ma l’ha anche inaridita e resa cinica. Prendiamo oggi in esame due casi di questa detective, rispettivamente il sesto e il settimo della serie.
AGATHA RAISIN E LA TURISTA TERRIBILE
Dopo la mia prima esperienza con Agatha Raisin (Agatha Raisin e i camminatori di Dembley), malgrado quel quarto episodio non mi avesse coinvolto in modo particolare, sono arrivata ad appassionarmi alle avventure e alle indagini di questa ultracinquantenne dal carattere non facile e alle sue vicissitudini col vicino di casa James Lacey, di cui è innamorata e per cui è arrivata a smussare i lati più affilati del suo carattere, inghiottendo un bel po’ d’orgoglio. Così ho letto gli altri casi, un po’ in italiano, un po’ in inglese, arrivando a questo sesto episodio.
Nel caso precedente Agatha Raisin e il matrimonio assassino, Agatha ha dovuto rinunciare al suo matrimonio con James, a causa del ritorno del marito da cui non aveva mai divorziato e che si è presentato a Carsley, nei Cotswolds dove Agatha si è ritirata, andando prematuramente in pensione, dopo una vita da squalo delle pubbliche relazioni a Londra. Agatha non aveva mai divorziato perché credeva che Jimmy Raisin fosse morto da tempo; invece l’uomo ha la malaugurata idea di morire subito dopo aver mandato a monte il matrimonio di Agatha e James. E, dopo che la nostra investigatrice risolve il caso che l’ha vista prima sospettata di omicidio e poi costretta forzatamente a letto a causa di un tentato omicidio ai suoi danni, James va via da Carsley per rifugiarsi a Cipro Nord, luogo che sarebbe dovuto essere la meta del suo viaggio di nozze con Agatha. La nostra protagonista, inghiottendo un bel po’ del suo orgoglio e comportandosi quasi da adolescente, decide di seguirlo per recuperare il loro rapporto.
A Cipro la donna incontra altri turisti inglesi, alcuni snob, altri rozzi arricchiti che – stranamente – sembrano aver fraternizzato e voler trascorrere insieme il resto della loro vacanza. Agatha riesce a trovare finalmente James ma, invece di trascorrere il suo tempo con lei, l’ex-colonnello in pensione preferisce aggregarsi al gruppo di inglesi conosciuti da Agatha. Purtroppo, però, una delle donne della compagnia viene assassinata una notte in discoteca approfittando dell’alternarsi di luce-buio delle luci stroboscopiche. Poiché Agatha e James sono presenti, anche loro vengono sospettati d’omicidio. Come di consueto, i due cominciano a indagare sulla vittima e sui suoi accompagnatori.
Sull’isola arriva anche Sir Charles Fraith, che Agatha ha conosciuto nel caso dei camminatori di Dembley, che cerca di consolarla della mancanza di attenzioni da parte di James. In questo episodio, infatti, Agatha sembra avere moltissimi ammiratori che la mettono in situazioni piuttosto ambigue agli occhi di James. Questi ne è un po’ geloso, ma non abbastanza da affrontare Agatha e cercare di risolvere la questione. Agatha si trasforma dunque in una via di mezzo fra Bridget Jones e Miss Marple.
Il giallo classico alla Agatha Christie si intreccia spesso e volentieri a una sorta di guida turistica della parte turca di Cipro. È la prima volta che Agatha Raisin va in trasferta all’estero ed è lontana dai suoi amati Cotswolds, così la Beaton introduce brani che Agatha legge dall’onnipresente guida turistica, spesso irritando i suoi accompagnatori.
In quest’atmosfera di vacanza, con pic-nic e crociere, ho visto una sorta di omaggio ad Assassinio sul Nilo di Agatha Christie, con ambientazione differente, ma sempre con l’orgoglio – e forse l’arroganza – di essere inglesi in una delle ex-colonie britanniche. Ovviamente, però, il caso d’omicidio non ha nulla in comune con quello risolto da Hercule Poirot, malgrado la Beaton getti il seme del dubbio.
Una lettura perfetta per l’estate (cosa c’è di meglio di un giallo tradizionale?), con un’ambientazione vacanziera e un’Agatha Raisin più ficcanaso che mai, che non riesce a stare lontana dai casi di omicidio, suscitando la stizza dell’Ispettore cipriota Pamir. E ora, sotto con il prossimo caso, perché – attenzione! – Agatha Raisin dà dipendenza.
Autore: M. C. Beaton
Titolo Originale: Agatha Raisin and the Terrible Tourist
Serie: Agatha Raisin #6
Traduzione di Marina Morpurgo
Casa Editrice: Astoria
Pagine: 256
Prezzo: € 15,00
Data pubblicazione: 20 marzo 2013
AGATHA RAISIN E LA SORGENTE DELLA MORTE
Tornata nei suoi amati Cotswolds, Agatha cerca di riprendere la sua solita vita, nonostante l’apatia per l’abbandono di James e l’antipatia verso la signora Darry, nuovo acquisto fra le fila della Società delle Dame di Carsely.
C’è una nuova controversia all’ordine del giorno: una società ha acquistato i diritti per imbottigliare l’acqua di un’antica sorgente nella vicina cittadina di Ancombe. Il resoconto dello scontro fra i favorevoli e i contrari – che fa sbadigliare Agatha – è l’eterno contrasto fra i conservatori, coloro che vorrebbero mantenere immutate le tradizioni del piccolo paese, rifiutandosi perfino di accogliere i nuovi arrivati e trattandoli con diffidenza anche quando ormai sono nei Cotswolds già da anni, e coloro che non vedono niente di male nel ricavare un profitto che non intaccherebbe il paesaggio, né impedirebbe agli abitanti della zona di accedere al bene comune dell’acqua della sorgente. Agatha viene contattata da Roy, il suo ex dipendente, per curare le pubbliche relazioni della compagnia idrica, con sede a Mircester, ma Agatha accetta solo quando il presidente del consiglio comunale di Ancombe, Robert Struthers, viene trovato morto accanto alla sorgente stessa.
La possibilità di rivedere James e indagare con lui sulla morte dell’uomo dà ad Agatha un nuovo impulso vitale. Ma James continua a stare sulle sue e a non farsi vivo anche se in realtà sta morendo dalla voglia di indagare con Agatha come ai vecchi tempi.
Intanto, la nostra cara ex-ora-di-nuovo-PR Agatha, ha attirato l’attenzione del giovane e piacente Guy Freemont, che col fratello Peter dirige l’azienda dell’acqua che l’ha ingaggiata. Lusingata dalle attenzioni di quell’uomo bello e tanto più giovane di lei, Agatha non solo esce con lui, ma stringe una vera e propria relazione, facendo ingelosire il suo vicino di casa nonché ex-quasi-marito, che però continua a essere l’unico vero uomo nel suo cuore.
Indagando fra i meandri delle dinamiche e dei contrasti fra le diverse fazioni di una cittadina inglese (che tanto mi hanno ricordato il romanzo di J.K. Rowling, Il seggio vacante), in cui ambientalismo e progressismo sono solo delle facciate sotto cui nascondere gli interessi di ciascuno dei membri del consiglio, Agatha si troverà a dover fronteggiare un vero e proprio covo di vipere in preda all’invidia e dedite alla calunnia, sempre pronte a offendere il prossimo con commenti che chiamare “poco carini” è un eufemismo.
E si troverà davanti alla paura di invecchiare senza stile, al timore di essere giudicata una donna che se la fa coi Toy boy, mentre in fondo avrebbe solo voluto restare tranquilla con il suo James per il resto dei suoi giorni.
Agatha Raisin è in questo caso in gran spolvero, delineando sempre più il suo gran carattere, la determinazione e l’orgoglio, ma anche la sua fragilità di donna di mezza età.
Autore: M. C. Beaton
Titolo Originale: Agatha Raisin and the Wellspring of Death
Serie: Agatha Raisin #7
Traduzione di Marina Morpurgo
Casa Editrice: Astoria
pagine: 256
Prezzo: € 16,00
Data pubblicazione: 5 giugno 2013
SERIE AGATHA RAISIN
1 – Agatha Raisin e la quiche letale (Astoria, marzo 2011)
2 – Agatha Raisin e il veterinario crudele (Astoria, giugno 2011)
3 – Agatha Raisin e la giardiniera invasata (Astoria, ottobre 2011)
4 – Agatha Raisin e i camminatori di Dembley (Astoria, maggio 2012)
5 – Agatha Raisin e il matrimonio assassino (Astoria, ottobre 2012)
6 – Agatha Raisin e la turista terribile (Astoria, marzo 2013)
7 – Agatha Raisin e la sorgente della morte (Astoria, giugno 2013)
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